Dove e chi siamo

Il nostro territorio

Il nostro IV Circolo Didattico “Guglielmo Marconi” sorge nella città di Trapani, capoluogo della omonima provincia. Trapani è posizionata nella parte più occidentale della Sicilia e si erge sullo stesso promontorio dell’antica Drepanon, termine greco che significa falce, data la forma del promontorio che ospita la città.
Ci sono due antichissime leggende che spiegano la fondazione di Trapani. Secondo la prima, Trapani nasce dalla falce caduta dalle mani della dea della prosperità Demetra alla disperata ricerca della figlia Persefone rapita dal dio degli inferi Ade. Il secondo mito vede protagonista Saturno, dio del cielo che uccide e detronizza il padre Crono evirandolo con una falce che, cadendogli dalla mano, si posa sul mare dando origine alla città. Saturno era anticamente il dio patrono di Trapani.

La nostra città

Città di Trapani
Stemma di Trapani
Stemma 
“Di rosso, al ponte di tre archi, l’ultimo incompleto, sostenente cinque torri, delle quali la seconda più alta, il tutto di oro, murato di nero, posto sopra un mare fluttuoso di azzurro e di argento, e sormontato da una falce d’oro, posta in fascia, con la impugnatura a destra e la punta rivolta verso la punta dello scudo”.
(Decreto del 11 agosto 1928)
 
Lo stemma della Città di Trapani ne racconta la storia attraverso una simbologia specifica. Le cinque torri rappresentano le prime cinque torri che difendevano il nucleo della città: la Torre Pali, oggi scomparsa, che si trovava nel rione Casalicchio (San Pietro); la Torre Vecchia, incorporata nell’ex Palazzo Carosio all’angolo tra via Carosio e via delle Arti; la Torre di Porta Oscura che si trova dove oggi si erge la Torre dell’Orologio del Palazzo Cavaretta; la Torre del Castello di Terra, il maggiore presidio dell’antica cinta muraria visibile ancora oggi alle spalle degli uffici della questura; la Torre Peliade o del  Castello di Mare detta anche “Colombaia” situata ancora oggi sull’isolotto omonimo all’imboccatura del porto. Gli archi che reggono le cinque torri possono essere interpretati in due modi: rappresentazione delle antiche porte di accesso alla città oppure rappresentazione dell’antico acquedotto che collegava il centro urbano alle sorgenti di campagna lungo il tratto di strada che prende oggi il nome di via Archi. La falce che sormonta le torri richiama immediatamente la forma falcata della penisola sulla quale si adagia la città di Trapani.